domingo, 28 de julho de 2013

QUEM É O PAPA FRANCISCO?

Ciudad del Vaticano, 13 marzo 2013 (VIS).- Reproducimos la biografia oficial del nuevo Papa, editada con ocasión del Cónclave por la Sala de Prensa de la Santa Sede, con los datos facilitados por los propios cardenales.


JORGE MARIO BERGOGLIO, S.I

El cardenal Jorge Mario Bergoglio, S.I., arzobispo de Buenos Aires (Argentina), Ordinario para la Fe de Rito Oriental de los residentes en Argentina y desprovisto de Ordinario del mismo rito, nació en Buenos Aires el 17 de diciembre de 1936. Estudió y se diplomó como Técnico Quimico, para después escoger el camino del sacerdocio y entrar en el seminario de Villa Devoto.

El 11 de marzo de 1958 ha ingresado en el noviciado de la Compañía de Jesús, ha realizado estudios humanísticos en Chile, y en 1963, de regreso a Buenos Aires, se ha licenciado en Filosofía en la Facultad de Filosofía del Colegio «San José» de San Miguel.

De 1964 a 1965 fue profesor de Literatura y Psicología en el Colegio de la Inmaculada de Santa Fe, y en 1966 enseñó la misma materia en el colegio de El Salvador de Buenos Aires.

De 1967 a 1970 estudió Teología en la Facultad de Teología del Colegio «San José», en San Miguel, donde se licenció.

El 13 de diciembre de 1969 fue ordenado sacerdote.

En el curso 1979-71, superó la tercera probación en Alcalá de Henares (España) y el 22 de abril hizo la profesión perpetua.

Fue maestro de novicios en Villa Barilari, en San Miguel (1972-1973), profesor de la Facultad de Teología, Consultor de la Provincia y Rector del Colegio Massimo. El 31 de julio de 1973 fue elegido Provincial de Argentina, cargo que ejerció durante seis años.

Entre 1980 y 1986, fue rector del Colegio Massimo y de la Facultad de Filosofía y Teología de la misma casa y párroco de la parroquia del Patriarca San José, en la diócesis de San Miguel.

En marzo de 1986, se trasladó a Alemania para concluir su tesis doctoral, y sus superiores lo destinaron al colegio de El Salvador, y después a la iglesia de la Compañía de Jesús, en la ciudad de Cordoba, como director espiritual y confesor.

El 20 de mayo de 1992, Juan Pablo II lo nombró obispo titular de Auca y auxiliar de Buenos Aires. El 27 de junio del mismo año recibió en la catedral de Buenos Aires la ordenación episcopal de manos del cardenal Antonio Quarracino, del Nuncio Apostólico Monseñor Ubaldo Calabresi y del obispo de Mercedes-Luján, monseñor Emilio Ogñénovich.

El 13 de junio de 1997 fue nombrado arzobispo coauditor de Buenos Aires, y el 28 de febrero de 1998, arzobispo de Buenos Aires por sucesión, a la muerte del cardinal Quarracino.

MAÇONARIA ITALIANA COMEMORA ELEIÇÃO DO PAPA FRANCISCO E AFIRMA QUE AJUDOU A ELEGÊ-LO



Grande Oriente Democratico saluta affettuosamente Jorge Mario Bergoglio e si congratula con lui anche per la felice scelta del nome papale, Francesco: un omaggio (il primo che giunga in modo così esplicito da parte del sommo vertice ecclesiastico, dopo tanti secoli) al Santo di Assisi, da sempre emblema di sobrietà, dolcezza, semplicità, disprezzo delle pompe mondane prive di sostanza evangelica, amore appassionato per la natura e le sue creature, spiritualità intensa e autentica.
Per di più, Bergoglio è il primo papa gesuita della storia.
Com’è noto, altra è la storia dei gesuiti prima che divenisse Preposito Generale Pedro Arrupe (1907-1991, P.G. dal 1965 al 1983), altra ancora sotto la guida di questo straordinario “Papa Nero” (così viene informalmente denominato il Superiore Generale della Compagnia di Gesù) progressista; ancora diversa dall’abbandono di Arrupe e fino al 2008 (Preposito Generale dal 1983 al 2008: Peter Hans Kolvenbach, un moderato conservatore); di nuovo su una linea potenzialmente progressista con il Generalato attuale di Adolfo Nicolás Pachón.
Insomma, se lungo i secoli che vanno dal XVI alla prima metà del XX, i Gesuiti hanno sempre rappresentato un’avanguardia culturale e diplomatica raffinatissima nel ri-elaborare le conquiste della modernità in chiave dottrinale e pastorale anti-moderna e tradizionalista, costituendosi di fatto come la quinta colonna reazionaria della Chiesa Cattolica, a partire dalla guida di Pedro Arrupe (figlio ed interprete autentico del Concilio Vaticano II) la musica è cambiata.
Teologia della Liberazione a parte (su di essa dovremo fare un giorno un po’ di chiarezza), i Gesuiti si sono trasformati nell’Ordine religioso meglio attrezzato, culturalmente e spiritualmente, per dialogare con la società aperta contemporanea: cioè con una società laica, liberale, pluralista, tollerante e democratica, almeno in Occidente e dintorni.
Dunque, se si aggiunge all’ascendenza simbolica con la tradizione francescana (la scelta di chiamarsi Francesco, il primo Papa con questo nome) anche l’ascendenza effettiva con la Compagnia di Gesù tardo-novecentesca, il pontificato di Jorge Mario Bergoglio parrebbe partire sotto i giusti auspici.
Tuttavia, non mancano le
 ombre.
Nell’ambiente di Grande Oriente Democratico possiamo dire sommariamente che esistono al momento tre posizioni rispetto al nuovo vescovo di Roma e pontefice Francesco.
La prima posizione è quella di chi ritiene che sarà un Papa innovativo e progressista.
A sostenere tale tesi sono alcuni Fratelli vicini a GOD che assicurano di aver contribuito in qualche modo, indirettamente, anche dall’interno del conclave tramite amici fraterni, a far eleggere un uomo che sarà in grado di rigenerare la Chiesa Cattolica e di giovare alla società umana planetaria nel suo complesso.
"...alguns irmãos fraternos do GOD [Grande Oriente Democrático] asseguram que contribuíram de qualquer modo, indiretamente, através de amigos de fraternidade [outros maçons] de dentro do Conclave, para eleger um homem que vai ser capaz de regenerar a Igreja Católica em benefício da sociedade planetária humana como um todo."
Costoro sottolineano che il Cardinale Bergoglio era stato sponsorizzato, nel conclave del 2005, nientedimeno che dal Cardinale Carlo Maria Martini (sul quale, vedi Adesso che le celebrazioni retoriche e le condoglianze altisonanti hanno lasciato spazio al silenzio e alla metabolizzazione del lutto, Grande Oriente Democratico saluta con affetto il Fratello Carlo Maria Martini, passato all’Oriente Eterno, clicca per leggere).
Il sillogismo è il seguente: se il certamente progressista Martini appoggiava Bergoglio, ciò vuol dire che anche Bergoglio sarà riformatore e innovatore su diverse questioni rilevanti, come lo sarebbe stato Martini se mai avesse ottenuto la tiara (in senso simbolico: questo copricapo tri-regale non si usa più dal 1963).
La seconda posizione è più o meno la nostra, quella di alcuni Fratelli che stanno contingentemente scrivendo e/o comunque approvando direttamente questo articolo.
Noi riteniamo che Jorge Mario Bergoglio abbia molto da emendare di se stesso, prima di poter accedere in modo credibile a un qualche programma rigenerativo di Santa Romana Ecclesia.
E non ci riferiamo soltanto a quanto è evidenziato in

ma anche alle stolte e infami parole adoperate dallo stesso Cardinale Bergoglio in occasione dell’approvazione, da parte del Parlamento argentino, della normativa che introduce la possibilità di matrimonio per gli omosessuali.
Citiamo le dichiarazioni dell’allora Arcivescovo di Buenos Aires da Wikipedia (che in questo caso rimanda puntualmente alle fonti documentarie di riferimento):

“Bergoglio ha avuto modo di esprimere la sua posizione sull'omosessualità e ribadire l'insegnamento della Chiesa Cattolica in materia di pratiche omosessuali ritenendole intrinsecamente immorali. L'allora cardinale, accanto alla condanna del comportamento, ha anche sottolineato l'importanza di mantenere il rispetto per le persone omosessuali.[33] Nel 2010, in occasione della nuova normativa sostenuta dal governo argentino, volta a dare equivalenza legale tra il matrimonio eterosessuale e quello tra partner omosessuali, l'arcivescovo di Buenos Aires si è opposto fermamente al progetto, definendo la legge "una mossa del diavolo" e affermando che era in gioco l'identità e la sopravvivenza della stessa famiglia, composta da padre, madre e figli.[34][35] In una lettera alle Suore Carmelitane di Buenos Aires Bergoglio scrisse:[36][37][38]
« Il popolo argentino si troverà ad affrontare nelle prossime settimane, una situazione il cui esito può ferire gravemente la famiglia (...) il disegno di legge sul matrimonio per le persone dello stesso sesso. È in gioco l'identità e la sopravvivenza della famiglia: padre, madre e figli. La posta in gioco è la vita di tanti bambini discriminati in anticipo poiché privati della crescita umana che Dio ha voluto essere data da un padre e da una madre. La posta in gioco è un rifiuto esplicito della legge di Dio, incisa nei nostri cuori. »
« Non dobbiamo essere ingenui: non è solo una lotta politica, è l'affermazione distruttiva del piano di Dio. Non è solo un disegno di legge (questo è solo lo strumento), ma una mossa del Padre della Menzogna che cerca di confondere e ingannare i figli di Dio. Oggi il paese necessita dell'assistenza speciale dello Spirito Santo, che metta la luce della verità fra le tenebre dell'errore. (...) Santa Teresa gridi al Signore di mandare il Suo Spirito sui senatori che devono dare il loro voto. (...) Ricordiamo ciò che Dio disse al suo popolo in un momento di grande angoscia: "questa guerra non è vostra, ma di Dio". 

Ecco qui.
Può un individuo che si esprime con questo stile e con questi contenuti essere l’alfiere di un rinnovamento della Cattolicità?
Può essere ritenuto un progressista, chi ancora si rifiuta di riconoscere i diritti civili universali degli individui, a prescindere dal sesso e dall’orientamento sessuale?
Quanto è credibile che lo Spirito Santo soffi vigorosamente sul capo di chi, come minimo (perché al massimo, secondo le inchieste dell’autorevole giornalista Horacio Verbitsky, avrebbe responsabilità più infamanti) al tempo della dittatura argentina di Videla, Massera & Company, non ha urlato forte e chiaro il suo dissenso?
Tutte domande cui non vogliamo dare risposte definitive, ma che ci lasciano molto perplessi e pessimisti sul futuro del nuovo pontificato.
E’ infatti possibile che quello che realmente si vuole sia solo un po’ di retorica neo-francescana, condita di reiterate paternali moralisteggianti contro il denaro, il potere e la corruzione generalizzata del Mondo che avrebbe inquinato anche la Chiesa, cui aggiungere magari qualche provvedimento eclatante e d’effetto che possa compiacere i fedeli più asini e sempliciotti.
Qualche provvedimento e qualche colpo di scena pseudo-edificante che, come anche l’opera pluri-secolare ed esemplare di alcuni esponenti (neanche tutti) dell’Ordine francescano istituito nel 1209, possa puntellare efficacemente l’ancora più antica protervia delle gerarchie ecclesiastiche nel perseguire egemonia e influenza a livello temporale.
In verità, per rigenerarsi davvero la Chiesa Cattolica avrebbe bisogno di rinnovare e aggiornare in senso ancora più progressista il patrimonio spirituale e filosofico del Concilio Vaticano II.
Che significherebbe implementare una Comunità ecclesiale contraddistinta dall’amore incondizionato verso tutti; dall’accoglienza e promozione/tutela della diversità; dalla generosità disinteressata; dalla facoltà di matrimonio e/o di una libera vita sessuale per i sacerdoti; da un patrimonio dottrinale meno sessuofobico e misogino (che genera mostri, infelicità affettiva e ipocrisie); dall’equiparazione delle donne agli uomini nell’accesso al sacerdozio, all’episcopato e persino al papato; dalla riconsiderazione complessiva delle varie posizioni assunte in relazione a problemi come la fecondazione assistita,  l’eutanasia, la libertà di ricerca scientifica, vari diritti civili negati, la tolleranza dell’eresia e dell’eterodossia, etc.; da una ri-organizzazione assembleare, pluralistica e democratica dell’intero Corpo Mistico di Cristo, abbandonando per sempre l’ideologia del “Papa Re Assoluto”.
Un progetto del genere è nelle corde e nelle intenzioni di Papa Francesco?
Pare lecito dubitarne.
La terza posizione, fra di Noi, è soprattutto quella del Fratello Gioele Magaldi, il quale sostiene, molto pragmaticamente: “Poco importa, se non in sede storiografica, discettare lungamente su ciò che il gesuita Jorge Mario Bergoglio è sin qui stato o non è stato, ha sin qui fatto o non ha fatto. Io mi riservo di valutarlo su ciò che farà o non farà nel presente e nel futuro. Se sarà stato un bluff, non mancherò di denunciarlo; se invece si rivelerà un rivoluzionario/riformatore in positivo delle teorie e delle prassi che attualmente indirizzano (male) la Cattolicità, non mancherò di lodarlo e apprezzarlo”.

Per il momento, sospendiamo la nostra analisi con le parole salomoniche del Venerabilissimo Maestro Magaldi. 
E ad integrazione di quanto scritto, rinviamo i nostri lettori a meditare anche i seguenti, interessanti contributi:

pur non condividendo necessariamente tutte le considerazioni ivi contenute.
I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)
[ Articolo del 9-16 marzo 2013 ]

PITÁGORAS E OS ILLUMINATI

Pitágoras nasceu em 570 a.C na ilha grega de Samos. Ele foi ensinado como fazer milagres por um místico chamado Ferécides, que primeiro o apresentou às doutrinas dos Illuminati. (Neste momento, os Illuminati não existiam como uma organização formal, mas como um grupo solto de pensadores nômades e místicos.) Pherecydes instruiu Pitágoras sobre a imortalidade e a transmigração da alma humana, o percurso da alma no "submundo", e o objetivo do ciclo da alma de reencarnações.

Pherecydes
recomendou Pitágoras aos outros membros dos "Illuminati", dentre os quais eram sacerdotes egípcios, o mais ilustres dos professores naqueles tempos. Quando morreu Ferécides, Pitágoras embarcou em um navio e foi para o Egito, onde foi ensinado conhecimentos secretos, mistérios profundos e matemática avançada pelos sacerdotes de Heliópolis, Mênfis e Tebas.

Mais tarde, ele aprendeu astronomia dos caldeus, a geometria dos fenícios conhecimento oculto dos magos persas. Ele também conheceu o profeta Zaratustra (Zoroastro), na Pérsia. Em suas viagens, ele adquiriu a totalidade da maior sabedoria, até então, disponível no mundo.

Em Croton no sul da Itália, Pitágoras fundou uma escola onde ensinava o conhecimento secreto que ele havia adquirido. Aqui, os Illuminati tomaram forma como uma organização formal, com Pitágoras como o primeiro Grão-Mestre. Ele e os membros recém-iniciados dos Illuminati viviam em uma comunidade onde tudo era comum. Não havia propriedade privada e a cooperação fraternal foi enfatizada.

Pitágoras ensinava os fundamentos Illuminati de trás de uma cortina, para que ninguém pudesse vê-lo. Somente aqueles que se formaram com os graus mistério dos Illuminati foram admitidos em sua presença. Aqueles que tinham atingido o grau de mistério, o círculo interno, foram chamados matemáticos "os matemáticos", enquanto aqueles do círculo externo eram chamados de akousmatikoi ("ouvintes").

Pitágoras desenvolveu uma linguagem secreta (ainda usado pelos membros mais antigos dos Illuminati), e elaborou os códigos numéricos e mensagens simbólicas. Ele inventou os ritos de iniciação e introduziu símbolos secretos e apertos de mão especiais. Compassos e esquadros, ferramentas da matemática, foi dado destaque como símbolos. Todas as marcas comerciais de lojas maçônicas já eram evidentes aqui. Os Illuminati-Maçonaria formalmente criados milênios depois, tinham base nessas inovações originalmente de Pitágoras.

Seus alunos consideravam Pitágoras sobrenatural e um semideus. Eles disseram: "Existem no universo homens e deuses e seres como Pitágoras." Um biógrafo chamou-o "divindade harmônica, a meio caminho entre deuses e homens."(A idéia de indivíduos que sobem na escala entre a humanidade e divindade é fundamental para os Illuminati.)

A cidade italiana de Síbaris 
era lendária de opulência e luxo de seus cidadãos. Esta era uma Velha Ordem Mundial por excelência da cidade. Pitágoras condenou-o como uma sociedade de preguiçosos, corruptos, materialistas, sem se importar com os pobres, dedicados a fazer dinheiro e desprezo da filosofia e das idéias. O crotons, os rivais de Síbaris, atacaram e destruíram-na.

Os Illuminati cresceram cada vez mais influentes, mas quando um homem chamado Chion, uma pessoa de "natalidade" (ou seja, um membro da Velha Ordem Mundial), foi recusada a entrada na Ordem, ele e um bando de vândalos incendiaram a sede dos Illuminati, matando a maioria dos iniciados. Pythagoras escapou, mas foi perseguido, preso e condenado à morte.

A FALSA "UNIDADE" E O DEVER DA SEPARAÇÃO por C. H. Spurgeon

Em tempos antigos, quando algumas das Igrejas de Cristo começaram a livrar-se do jugo do Papado que pesava sobre seus pescoços, o argumento usado contra a reforma era a necessidade de manter a unidade"Você precisa ser paciente com esta ou aquela cerimônia e com este ou aquele dogma; não importa quão anticristão e profano. Você precisa ser paciente quanto a isso, 'esforçando-vos diligentemente por preservar a unidade do Espírito no vínculo da paz'".

Assim falou a velha serpente naqueles dias antigos: "A Igreja é una; ai daqueles que semeiam o cisma! Pode até ser verdade que Maria tenha sido posta no lugar de Cristo, que as imagens são adoradas, que vestimentas e trapos podres são reverenciados, e que o perdão é comprado e vendido para crimes de todo tipo; pode ser que a assim chamada igreja tenha se tornado uma abominação e uma moléstia sobre a face da terra; mas ainda assim, ' esforçando-vos diligentemente por preservar a unidade do Espírito no vínculo da paz ', você deve curvar-se, reprimir o testemunho do Espírito de Deus dentro de você, esconder a Sua verdade sob um alqueire, e deixar a mentira prevalecer."

Este foi o grande sofisma da Igreja de Roma. Porém, quando ela não pôde mais seduzir os homens falando de amor e união, ela passou a usar o seu tom mais natural de voz, e amaldiçoou diretamente, a torto e a direito, de todo coração: e manteve a maldição até que ela mesma expire!

Irmãos, não havia nenhuma força no argumento dos Papistas. Efésios 4:3 insta para que nos esforcemos em manter a unidade do Espírito, mas não nos diz para manter a unidade do mal, a unidade da superstição, ou a unidade da tirania espiritual. A unidade do erro, da falsa doutrina, da tirania dos bispos, pode incluir o espírito de Satanás; não temos nenhuma dúvida disso; mas que esta seja a unidade do Espírito de Deus nós negamos veementemente. A unidade do mal nós devemos demolir com todas as armas que nossas mãos puderem agarrar. A unidade do Espírito, a qual devemos manter e nutrir, é outra coisa completamente diferente.

Lembrem-se que somos proibidos de fazer o mal para que venha o bem. Mas conter o testemunho do Espírito de Deus dentro de nós, esconder qualquer verdade que tenhamos aprendido pela revelação de Deus, refrear-nos de testemunhar pela verdade de Deus e da Sua Palavra contra o pecado e a tolice das invenções dos homens, todos estes seriam pecados dos mais imundos. Não ousamos cometer o pecado de extinguir o Espírito Santo, ainda que seja com a intenção de promover a unidade.

Certamente a unidade do Espírito nunca requer algum apoio pecaminoso; ela não é mantida suprimindo a verdade, e sim apregoando-a por toda parte. A unidade do Espírito tem como sustentação, dentre outras coisas, o testemunho de santos espiritualmente iluminados com relação à fé que Deus revelou em Sua Palavra. Aquela unidade, é uma unidade totalmente diferente que amordaçaria nossas bocas e nos transformaria em gado imbecilmente dirigido, para ser alimentado e depois abatido ao bel prazer de mestres sacerdotais.

Dr. McNeil disse, acertadamente, que dificilmente um homem pode ser um Cristão sério em nossos dias sem ser um controversista. Somos enviados hoje como ovelhas para o meio de lobos. Pode haver acordo? Somos acesos como luminares no meio da escuridão. Poder haver conciliação? Não foi o próprio Cristo que disse, "Não penseis que vim trazer paz à terra; não vim trazer paz, mas espada"? Vocês compreendem como esse é o mais verdadeiro método de esforçar-se para manter a unidade do Espírito; porque Cristo o homem de guerra, é Jesus o Pacificador; mas para a criação de paz duradoura, espiritual, as falanges do mal devem ser destruídas, e a unidade das trevas arrojada em tremor.

Peço sempre a Deus que nos preserve de uma unidade na qual a verdade seja considerada sem valor, na qual princípios deem lugar à políticas, na qual as virtudes nobres e varonis que adornam o herói Cristão tenham que ser completadas por uma afetação efeminada de amor. Que o Senhor possa nos livrar da indiferença para com a Sua Palavra e vontade; porque isso cria a unidade fria de massas de gelo unidas em um iceberg, esfriando o ar por milhas ao redor, a unidade dos mortos enquanto dormem nas sepulturas, lutando por nada, porque não têm parte nem herança em tudo aquilo que pertence aos viventes. Há uma unidade que raramente é quebrada: a unidade dos demônios que, sob o serviço do seu grande mestre e senhor, nunca discordam nem disputam. Protege-nos desta terrível unidade, ó Deus dos céus! A unidade dos gafanhotos que têm um objetivo comum, com a sua glutonaria que arruína tudo ao seu redor; a unidade das ondas de fogo de Tofete, que arrasta miríades para a miséria mais profunda. Disso também, ó Rei dos céus, livra-nos para sempre!

Que Deus perpetuamente nos envie algum profeta que clame em alta voz para o mundo: "Sua aliança com a morte será anulada, e seu acordo com inferno não permanecerá". Que sempre tenhamos alguns homens, mesmo que sejam ásperos como Amós, ou austeros como Ageu, que denunciem sempre de novo qualquer associação com o erro e qualquer acordo com o pecado, e declarem que estas coisas são abomináveis para Deus.

Nunca imaginem que a contenda santa seja uma violação de Efésios 4:3. A destruição de todo tipo de unidade que não está baseada na verdade é uma preliminar necessária à edificação da unidade do Espírito. Precisamos primeiro derrubar estas paredes feitas de argamassa ruim – estes muros cambaleantes construídos pelo homem – para que possa haver espaço para as excelentes rochas dos muros de Jerusalém colocadas umas sobre as outras para uma permanente e duradoura prosperidade.

Fonte: Charles H. Spurgeon – True unity promoted (Sermon 603) 

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Aborto diga não!

Aborto diga não!
1999 - Um fotógrafo que fez a cobertura de uma intervenção cirúrgica para corrigir um problema de espinha bífida realizada no interior do útero materno num feto de apenas 21 semanas de gestação, numa autêntica proeza médica, nunca imaginou que a sua máquina fotográfica registaria talvez o mais eloquente grito a favor da vida conhecido até hoje.

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É importante esclarecer que este BLOG, em plena vigência do Estado Democrático de Direito, exercita-se das prerrogativas constantes dos incisos IV e IX, do artigo 5º, da Constituição Federal.

Relembrando os referidos textos constitucionais, verifica-se: “é livre a manifestação do pensamento, sendo vedado o anonimato" (inciso IV) e "é livre a expressão da atividade intelectual, artística, científica e de comunicação, independentemente de censura ou licença" (inciso IX).

Além disso, cabe salientar que a proteção legal de nosso trabalho também se constata na análise mais acurada do inciso VI, do mesmo artigo em comento, quando sentencia que "é inviolável a liberdade de consciência e de crença".

Tendo sido explicitada, faz-se necessário, ainda, esclarecer que as menções, aferições, ou até mesmo as aparentes críticas que, porventura, se façam a respeito de doutrinas das mais diversas crenças, situam-se e estão adstritas tão somente ao campo da "argumentação", ou seja, são abordagens que se limitam puramente às questões teológicas e doutrinárias.

Assim sendo, não há que se falar em difamação, crime contra a honra de quem quer que seja, ressaltando-se, inclusive, que tais discussões não estão voltadas para a pessoa, mas para idéias e doutrinas.

Fonte:www.apocalink.blogspot.com